Il nostro viaggio vuole essere un percorso verso l’ “Altro”, all’interno del quale partire spogliando il proprio “Io” nelle vesti malamente cucite su modelli facili quanto fittizi universalismi e concezioni di “civiltà”, per giungere poi all’esperienza dell’immersione nell’ “Altro”, nelle sue storie, nella sua cultura, ritornare alla fine a comprendere i nuovi significati del “Se” e i nuovi significati del rapporto con “L’Altro da sé” .
Una Convivialità dunque che deve tramutarsi in Condivisione, in virtù di intrecci, fusioni e sovrapposizioni di storie, luoghi e persone, in un parallelo e in una sovrapposizione del viaggio che dal riconoscimento del multiculturalismo ci riporti a ripensare a fondo alla dimensione internazionale dello scautismo suggerita dal fondatore come uno stile, un vissuto, e ci traghetti verso le irrinunciabili sponde dell’intercultura che è la via per portare nuove idee e contenuti alle discussioni attorno ai grandi temi della pace.
Tappe indispensabili del viaggio: scambio, rispetto, empatia.